domenica 4 agosto 2013

A rischio soffocamento notturno



"Ti riempirai di rughe" "Sembrerai una tartaruga""Ti cadrà la pelle" .
Terrorizzata da tutte queste minacce, per una volta, lusingata dalla mia stessa buona volontà, mi sono spalmata scrupolosamente ogni centimetro di corpo con uno strato abbondante di crema idratante. 
Non la metto quasi mai, vuoi per dimenticanza, vuoi per il fastidio di sentirmi appiccicaticcia (il mio voler diventare una persona migliore mi impone comunque di acquistarne a bancali, per essere preparata il giorno in cui comincerò a metterne mattina e sera. La mia collezione di lozioni è invidiabile e spazia dalla meringa al limone al pasticcino glassato di violetta).


Ho la pelle secca da che io abbia ricordi certi circa la situazione del mio strato epidermico, per cui sono talmente abituata alla mia aridità che non me ne cruccio più del necessario. Se non fosse che ultimamente perdo squame tra le lenzuola e la dolce metà si lamenta ("Che disastro, guarda che disastro! E' assolutamente anti-igienico dormire tra le tue cellule morte").

La confezione suggeriva di applicare la lozione sulle mani screpolate, ma io ho pensato bene di non essere sparagnina e di ungermela in tutto il corpo. A maggior ragione visto che il suo acquisto è stato un vero affare: 2€. Offerta sull’offerta, arrivata alla cassa, me ne hanno pure regalato un secondo barattolo. Anvedi!
Sentendomi una persona migliore, oltre che idratata, sono andata letto. Ed è qui che ho replicato la traversata dell'Inferno di Dante. Con le coscie in fuoco e i piedi fumanti, ho gradualmente raggiunto il punto di autocombustione. Ero un pesce sulla gratella.
L'unica soluzione è stata uscire di senno.
Con i pori del corpo occlusi dalla crema, ho perso la capacità di respirare. Dopo un affannoso quanto fallimentare training autogeno,  alle prime luci dell'alba, è arrivata la salvifica e piuttosto banale salvezza: una doccia fredda. Scrollandomi di dosso tutta la patina infernale, finalmente ho trovato la pace.
E la dolce metà in tutto questo? Verso le tre di notte, l'ho incrociata che andava in bagno. M'ha detto "ciao".


Morale della favola: anche per le creme è sempre valida la regola di leggere gli ingredienti. Se l’ingrediente principale è la paraffina, (sì, la paraffina è quella che si usa per fare le candele), forse non è la crema giusta da spalmarsi a inizio agosto. Il rischio è di far la fine della povera ragazza di Goldfinger.

Photo credit: Joan M. Mas
http://www.flickr.com/photos/dailypic/

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